Introduzione al piede piatto
Prima di parlare nello specifico di questa patologia dobbiamo capire come si sviluppa “normalmente” il piede di un piccolo paziente.
Il bambino sappiamo che di solito inizia a camminare intorno all’età di un anno e ed è da considerarsi fisiologico se il bambino fino a 3 anni abbia un piede piatto. Quindi non c’è bisogno di preoccuparsi se fino a questa età il piede di vostro figlio ha questa forma. Più del 60% di noi nasce con il piede piatto e lo abbiamo durante i primi anni della nostra vita.
Durante la fase di crescita e sviluppo del bambino, fatta anche di camminate, corse, attività fisica che mettono in moto i muscoli e sollecitano i nostri piedi, è proprio qui che il nostro arco plantare inizia a formarsi. Per cui ancora fino ai 6-7 anni è tollerabile se vediamo che il piede di nostro figlio sembra non essere cambiato sotto questo punto di vista.
Se però, la nostra arcata plantare appoggia ancora a terra dopo questa età, allora in quel caso dovremmo iniziare a porci alcune domande.
Piede Piatto Diagnosi
Quando andiamo dall’Ortopedico Pediatrico, durante la visita, una delle primissime cose che verranno valutate è la tipologia del piede piatto. Quindi se lo stesso è rigido o flessibile.
Un test molto semplice è quello di far alzare nostro figlio in punta di piedi per vedere come si comporta in questo caso la volta plantare. Se da un piede piatto in partenza, la volta comincia a formarsi nel momento in cui ci mettiamo in punta di piedi, possiamo parlare di una situazione flessibile.
In caso contrario se anche in punta di piedi, l’arcata non è formata parliamo di piede piatto che viene definito rigido. La forma flessibile è quella che statisticamente risulta più frequente. Una volta individuata la tipologia, possiamo cominciare il periodo di osservazione e di eventuale trattamento della patologia.
Piede Piatto Sintomi
A questo punto vediamo i sintomi del piede piatto che sono una variabile molto importante per definire il percorso di cura che vogliamo improntare.
Se abbiamo un piede piatto sintomatico, quindi se il bambino riferisce dolore a livello non solo del piede, ma anche dei muscoli delle gambe o dei polpacci, potremmo essere di fronte a un piede piatto sintomatico, per cui può essere già utile l’utilizzo di plantari correttivi.
In caso di patologia asintomatica, cioè un piede visibilmente piatto senza correlato dolore, il plantare non è la prima cosa che potrebbe venirci in aiuto.
In linea di massima possiamo dividere la gravità di un piede piatto in 3 gradi; a seconda della severità di grado, può essere differente l’approccio terapeutico, pensando anche di arrivare ad un eventuale intervento.
Possiamo quindi avere un piede piatto lieve, moderato o addirittura grave. Proprio la forma grave è quella che dà i sintomi più dolorosi e che oltre che del plantare potrebbe necessitare anche di intervento chirurgico.
Rimedi
Abbiamo detto che i rimedi per il piatto vanno valutati insieme al proprio ortopedico pediatrico di fiducia e possono essere i plantari in caso di sintomi dolorosi, non riteniamo che esercizi fisici per stimolare la formazione dell’arcata plantare possano essere da considerarsi terapeutici. L’intervento chirurgico nei casi più gravi è da indicare in ultima istanza.
Plantare Piedi Piatti
Parlando di plantare, in tempi più moderni come i nostri la costruzione del plantare ortopedico si è molto evoluta, i sistemi di rilevazione del passo sono diventati molto precisi e il plantare stesso si adatta perfettamente alla forma del piede e può essere spostato ogni volta che cambiamo le scarpe. Dobbiamo però rilevare che il plantare non è uno strumento che può correggere il difetto in maniera definitiva, non è quello che può cambiare un piede piatto, ma può solamente migliorare la camminata una volta che lo indossate, andando a ridurre notevolmente i sintomi dolorosi che derivano dal piattismo del piede.
Il plantare può dare un sollievo immediato e importante al piede, però per migliorare in maniera più adeguata il problema, dobbiamo mettere in atto una serie di esercizi che ci possono essere d’aiuto per formare la nostra arcata plantare.
Il plantare è sempre meglio che venga fatto personalizzato su misura. Meglio evitare plantari già precostituiti. Vanno inoltre portati se il piede piatto dà una sintomatologia dolorosa, per questo nel caso in cui col passare del tempo i sintomi dolorosi vengono a cessare stabilmente, possiamo pensare di non portarlo più. In caso di ritorno del dolore invece o qualora persistesse lo stato doloroso, allora bisogna trovare un’altra strada che può essere ad esempio quella chirurgica.
Esercizi Fisici
Un breve cenno sugli esercizi “cavizzanti”
Deve essere da subito chiarito che non vengono consigliati dal Vostro ortopedico pediatrico con lo scopo di poter aumentare la possibilità di poter correggere la deformità del piede.
Ma se consigliati hanno lo scopo di migliorare la propriocezione del piede e migliorarne la tonicità muscolare.
Esercizi che normalmente si prescrivono per formare la volta plantare in modo più corretto sono semplici e non necessitano di strutture. Stiamo parlando ad esempio di camminare in punta di piedi, camminare sul tallone e poi sul bordo esterno del piede. Utilizzare anche la funzione prensile del piede, afferrando piccoli oggetti. Tutto questo al fine di cercare di dare uno sviluppo ai nostri muscoli plantari.
Parlando di sport, abbiamo anche alcune attività che possono stimolare questi muscoli come ad esempio il ciclismo, il nuoto o il footing. Camminare sulla sabbia anche è molto benefico o anche il barefooting (camminare a piedi nudi sul prato).
Ma ci tengo sempre a ricordare che popolazioni come quelle africane hanno una alta incidenza di piede piatto anche se i bambini più spesso passano la giornata scalzi e liberi di correre sui prati.
Intervento chirurgico
Quando prendere in considerazione una correzione definitiva chirurgica?
Intervento chirurgico che consiste nell’inserimento all’interno del piede di una vite che ci permetterà di riposizionare le ossa del nostro piede nella sua forma corretta. Dobbiamo ricordare che l’intervento è definitivo, quindi risolutivo del problema con annesso benefici sui sintomi correlati al piede piatto, ma è una pratica che va concordata con il proprio medico e solo nei casi in cui vi sia una vera indicazione clinica.
Consigli utili
Alcune buone norme di comportamento per le persone che soffrono di piede piatto sono ad esempio:
mantenere sotto controllo il peso
svolgere attività fisica anche leggera
indossare scarpe comode, esempio running
stare attenti alla postura (da seduti e in piedi)
Per saperne di più sul piede piatto non esitate a raggiungere la sezione contatti di questo sito e scriverci una mail.
VIDEO PIEDE PIATTO BAMBINO
Ma non è finita qui. Per voi un interessante video sul piede piatto nel bambino, per avere un riassunto rapido e facile da consultare sull’argomento. A cura del Dott. Domenico Curci, Ortopedico Pediatrico a Milano. Realizzato dagli amici SimedicaTv.