Scoliosi

Scoliosi Bambini che cos’è e come si tratta?

Sono il Dott. Domenico Curci, Ortopedico Pediatrico e oggi parleremo di scoliosi. La Scoliosi nei bambini è una delle motivazioni principali per cui i genitori portano a visita il proprio figlio dall’Ortopedico Pediatrico.

Si tratta di una deformità della colonna vertebrale. Sul piano frontale, il rachide, si porta in posizione più laterale, formando una curva che ha un angolo superiore ai 10 gradi.

Oltre a questo parametro, riveste un ruolo importante anche la valutazione di un’altra deformità associata, ossia la rotazione delle vertebre.

Classificazione Scoliosi Bambini

La scoliosi bambini deve essere classificata in tre modi:

  1. Scoliosi Congenita o Scoliosi infantile
  2. Giovanile
  3. Adolescenziale

La più frequente è la scoliosi adolescenziale, che comprende circa l’80% della popolazione che soffre di questa deformità. Segue al “secondo posto” la scoliosi giovanile. Per quanto riguarda la forma giovanile, i più colpiti sono i maschi, mentre nella forma adolescenziale sono colpite le femmine.

Visita Ortopedica Scoliosi

L’anamnesi del paziente è molto importante all’inizio. Perché è importante? Per valutare quella che sarà poi la prognosi della scoliosi. Il primo fattore da valutare sono i fattori di rischio come ad esempio la familiarità del paziente. Cosa significa? Avere un parente, ad esempio la mamma o il papà che ha sofferto di questa condizione, ci indica che la comparsa nel figlio può essere più frequente. Un secondo dato importante da valutare, chiaramente nelle femmina, è un avvenuto menarca in quanto l’evoluzione di una scoliosi è più raro dopo il verificarsi del primo ciclo mestruale.

Esame Obiettivo

L’esame obiettivo accurato è fondamentale. Io personalmente valuto il paziente nella sua completezza. Che significa partire dall’appoggio del piede, proseguire con la valutazione degli arti inferiori, per passare infine al rachide. Questa procedura serve perché il paziente potrebbe avere una scoliosi secondaria a un’eventuale dismetria degli arti inferiori. La valutazione del paziente viene fatta inizialmente in piedi, verificando il disequilibrio del bacino, eventuale dismetria scapolare e la simmetria delle spalle. Poi, in un secondo momento, questa analisi viene fatta con il paziente in posizione seduta. Infine con il paziente sdraiato, andiamo a valutare se questa scoliosi (lateralizzazione della colonna vertebrale), in clino-statismo si riduce. Se si verifica quest’ultimo caso (riduzione della scoliosi da sdriato), vuol dire che non siamo di fronte a una scoliosi strutturata, ma a un più semplice “atteggiamento scoliotico”. Nell’atteggiamento scoliotico viene a mancare quello che è definito come il gibbo.

Diagnosi

diagnosi scoliosiDiagnosi Scoliosi bambini: cosa dobbiamo sapere?
Veniamo ora a quello che dobbiamo fare nel caso in cui dovessimo venire a valutare clinicamente una scogliosi. Prima cosa che il Chirurgo Ortopedico Pediatrico deve fare è la richiesta di una radiografia. Solo tramite una radiografia, infatti, posso valutare il grado di una scoliosi.
Su questo punto, consiglio sempre che la radiografia sia richiesta direttamente dallo specialista Ortopedico Pediatrico che si occuperà della scoliosi. Quello che invece sconsiglio è che il paziente arrivi in studio già con la sua radiografia in mano. Questo perché è importante che la radiografia venga eseguita con le specifiche corrette. Ossia con la richiesta delle due lateralità, ad esempio. Quindi proiezione anteriore e proiezione laterale e in ortostatismo. Oltre a questo potrebbe essere importante consigliare che tale radiografia sia fatta con la tecnica EOS, cioè quella che permette una valutazione della colonna vertebrale con uno studio a basso dosaggio di radiazioni.

Scoliosi e sport

In tema di scoliosi bambini, un altro argomento a cui tengo molto è quello dell’attività sportiva. Spesso mi viene chiesto se può essere utile abbandonare uno sport come ad esempio calcio, ginnastica artistica o pallavolo, per spostarsi verso un attività in acqua tipo il nuoto. Direi di no. Ecco, diciamo che è stato ormai dimostrato da parecchio tempo come il nuoto non abbia nessuna relazione con la scoliosi. Quindi quello che voglio dirvi è che i bambini e i genitori possono stare tranquilli e continuare con l’attuale attività sportiva che svolgono. Anzi, questa deve essere incentivata. Infatti è fondamentale che il bambino o la bambina abbia un’ottima tonicità muscolare di supporto alla stabilità della colonna vertebrale.

Dolore scoliosi

Un altro errore che vedo spesso capitare ai miei pazienti è quando mi si chiede se la scoliosi sia la causa della lombalgia e del dolore. Ciò non è vero. Questa condizione nei bambini non dà dolore. Quindi il dolore non è una componente necessaria, a meno che non stiamo parlando di una forma in un’età più adulta. Quindi in età pediatrica, l’eventuale dolore non è dato dalla scoliosi. Per questo andrebbe ricercata la causa del nostro sintomo doloroso, che molto spesso è dovuto alla sedentarietà di un bambino in crescita. Sedentarietà che può comportare una ipercifosi, una iperlordosi, che portano si dolore e verso i quali bisognerà iniziare un trattamento riabilitativo con un osteopata o un fisioterapista.

Sintomi della scoliosi

dolore scoliosiPer quanto riguarda la sintomatologia della scoliosi, diciamo che non esistono dei veri e propri sintomi della scoliosi bambini. Vi ricordo infatti che questa deformità è una patologia evolutiva, cioè che tende a peggiorare con la crescita. Tant’è che molto spesso vengono nel mio studio pazienti con problemi al piede o al ginocchio, verso i quali mi rendo conto che hanno problematiche di scoliosi molto più grave che è sfuggita all’occhio del genitore. Proprio questo è il motivo per cui durante la vista, come ho detto, tendo sempre a guardare il paziente nel modo più completo possibile. Il genitore infatti, potrebbe non notare l’evoluzione del bambino e la gravità della problematica. Peggiorando pochissimo alla volta nel corso delle settimane, l’evolversi della scoliosi può essere impercettibile all’occhio del genitore. A questo uniamo anche il fatto che non abbiamo veri e propri sintomi della nel bambino.

Scoliosi bambini come trattarla

Parliamo del trattamento di questa condizione nei bambini. La prima cosa che mi viene richiesta è se possibile trattare la scoliosi con la ginnastica correttiva. La seconda riguarda invece l’utilizzo del busto e infine se vale la pena un’operazione chirurgica.

Ginnastica Correttiva? No, posturale

Il termine non è del tutto corretto, perché dovremmo parlare di Ginnastica Posturale, qualora dovessimo correggere la postura del paziente. La ginnastica in ogni caso non potrà mai “correggere” una scoliosi idiopatica.

Busto ortopedico scoliosi

L’unico vero trattamento per la scoliosi è considerato il busto ortopedico. La scelta del busto ortopedico sarà in base ai tipi di problematica. Il primo esempio che mi viene in mente è un busto di tipo “Boston” per una scoliosi lieve o leggera. Se siamo di fronte a una forma grave invece, penso ad un busto diverso, ossia quello con l’appoggio anche del mento. Molto importante che sia chiaro sin da subito il fatto che, una volta improntato questo trattamento, la durata giornaliera del busto, non deve essere inferiore alle 16 ore. Di fatto, è stato scientificamente comprovato che una durata inferiore alle sedici ore, riduce in maniera molto significativa il risultato del trattamento stesso.

Intervento chirurgico

L’ultimo passo nella terapia della scoliosi bambini, potrebbe essere l’intervento chirurgico. Questo ovviamente nel caso di una scoliosi grave, che ha perso ogni controllo ed è peggiorata significativamente. Lasciamo dunque spazio in questo caso ai chirurghi della colonna vertebrale. Grazie all’intervento si andranno a stabilizzare le vertebre. Utilizzando un termine più banale possiamo dire che andremo a raddrizzare la colonna vertebrale utilizzando delle barre metalliche che sostengono la colonna stessa. Chiaramente stiamo parlando dell’ultimo passo, dell’ultima scelta possibile nel caso in cui i metodi precedenti non abbiano prodotto alcun risultato. Il mio consiglio è quello di riuscire ad evitare che questo avvenga, tramite un costante controllo nella crescita del bambino e qualora fosse necessario, approntare tempestivamente il trattamento. Quindi attraverso l’utilizzo di un busto che deve essere mantenuto almeno 16 ore giornaliere. Purtroppo il busto stesso ha queste esigenze dato che il primo obiettivo è quello di evitare che l’evoluzione peggiori. Il non peggioramento della scoliosi nel bambino è già il nostro primo successo.

Motivo per qui la risposta alla domanda: quando portiamo i nostri bambini alla visita Ortopedico Pediatrica per la valutazione della colonna vertebrale?
Come già detto in precedenza, quando ci sia una familiarità nota di problemi di questo genere, ragione per cui il bambino dovrebbe essere portato la prima volta intorno ai sei o sette anni di vita. Anche nel caso in cui sia riscontrata una familiarità in tal senso, il figlio andrebbe comunque portato a visita, magari qualche anno più tardi e cioè intorno ai nove o dieci anni. Per qualsiasi altra informazione riguardo il tema di scoliosi bambini o per prenotare una visita a Milano, potete utilizzare la sezione contatti del mio sito.

Scoliosi Bambini Video Domenico Curci

cosa dicono di me

5/5

GIULIA

Ortopedico competente Mi sono trovata benissimo con mio figlio.Per un intervento di piede piatto.Fa con passione il suo lavoroIl piede è cambiato totalmente.
Grazie a lui e il suo Staff.Lo consiglio.

5/5

ILARIA

Professionista competente, disponibile, preciso, pronto all’ascolto e capace di mettere a proprio agio il paziente…ed in più simpatico!!!

5/5

ALESSANDRA

Mi hanno consigliato il Dr. Curci per la frattura all’omero di mia figlia, per la nostra esperienza mi sento di consigliarlo a mia volta. E’ un professionista serio e competente. Ottimo approccio con i bambini.

5/5

SABRINA

Professionale e sempre disponibile! Il Dott Curci sa come mettere a loro agio i pazienti più piccoli… Grazie per la sua disponibilità e grande professionalità!

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