Disturbi della crescita sintomi

Disturbi della crescita sintomi: in questo articolo vediamo che cosa si intende per disturbi della crescita e quali segni sono da non sottovalutare.
La crescita del bambino ha dei fattori che vanno al di là del già complicato programma genetico. Questi significa che, non sempre da genitori alti nascono bambini alti e viceversa.
Tuttavia si può supporre un’aspettativa di crescita nei bambini che sia in relazione con la statura dei genitori. Viene chiamato “bersaglio genetico” ed esiste un’equazione che lo regola.
La valutazione della crescita di un bambino inizia dallo studio dell’accrescimento intrauterino.
Disturbi della crescita sintomi: prima di parlarne dei sintomi da tenere sotto controllo approfondiamo un po’ di più il tema.
Bassa statura nei bambini
Se il bambino nasce piccolo o prematuro, oppure entrambe le cose, sicuramente avrà degli svantaggi rispetto ai neonati che nascono a termine. Cioè con normale lunghezza e peso alla nascita.
Si parla di bassa statura quando il piccolo ha una crescita costante al di sotto del 3° percentile. Il percentile altro non è che un valore usate per definire lo stato di crescita del neonato.
Se un bambino è di bassa statura, non possiamo fermarci a pensare che questo sia normale o scontato. In quanto i genitori, potrebbero essere portatori di un difetto genetico. Che anche se trasmesso ai figli, può comunque essere curato.
Per esempio: ad uno o entrambe gli adulti potrebbe esser stato trasmesso il deficit genetico dell’ormone della crescita.
Scarsa crescita ponderale
Può darsi che questo deficit dei genitori, non sia stato curato correttamente e per tempo.
Questo non significa che anche nel proprio bambino non possa essere subito individuato e corretto. Se la scarsa crescita ponderale viene trasmessa ai figli possiamo lo stesso fare qualcosa. Infatti è possibile correggerlo nel bambino che dece ancora crescere, attraverso la terapia adatta.
Sarà quindi necessario prima di impostare la giusta terapia, classificare la bassa statura in base alla causa dei disturbi endocrini, metabolici, familiarità, deficit o resistenza all’ormone della crescita.
Disturbi della crescita e malattie gastrointestinali
I bambini con disturbi della crescita derivanti da una malattia gastrointestinale tendono ad avere un maggior deficit. Sia nel peso che nell’altezza. A differenza di quelli con disturbi endocrini che sono solitamente in sovrappeso rispetto all’altezza.
Si noti che fino al 50% di bambini con malattia di Chron hanno una diminuzione della velocità di crescita prima della comparsa dei sintomi gastrointestinali. Circa il 10% di questi hanno bassa statura quando la malattia viene diagnosticata.
La mancata crescita è dovuta strettamente al processo della malattia infiammatoria. Con conseguente malassorbimento delle sostanze nutrienti e appunto conseguente malnutrimento.
Allo stesso modo la celiachia può determinare disturbi della crescita in particolare nei bambini al di sotto di due anni di età.
Sintomi dei disturbi dell’altezza
Veniamo ora ai principali segnali o sintomi che ci devono far sospettare che il nostro bimbo possa accusare dei disturbi della crescita. Tra questi:
- Crescita complessivamente ridotta rispetto alla media
- Statura bassa
- Ritardo nello sviluppo della dentizione
- Altre anomalie in caso di fattori genetici
In caso di deficit di ormone della crescita, si può notare la bassa statura, ma la parte inferiore e superiore del corpo sono ben proporzionate
Altezza bambini | Cosa fare
Una corretta nutrizione e un’attenta cura del piccolo sono fattori molto importanti. Che contribuiscono, anche se solo in parte, alla crescita fisiologica del bambino. Indipendentemente dalle eventuali insufficienze ormonali.
Bisogna tenere a mente che la maggior parte dei ragazzi che hanno una bassa statura non hanno per forza alla base problematiche endocrine o genetiche. Ma riprenderanno poi in qualche modo la loro crescita. Laddove proprio esistesse una componente genetica non per forza devono anche esserci altri difetti oppure problematiche organiche.
Il consiglio è di parlarne col vostro ortopedico pediatrico per valutare se è il caso di intraprende un percorso di terapia, indirizzandovi verso lo specialista dedicato caso per caso.